Più che Visual Merchandising

Una buona esperienza per chi acquista un gioiello è data dal rapporto tra chi vende e chi compra, ma viene molto condizionata anche dal contesto in cui questo avviene. Luci, colori, profumi, suoni, e molti altri fattori, devono saper metter il cliente a proprio agio, eliminando ogni timore e garantendo percorsi privi di distrazioni.

Un punto vendita deve saper creare una condizione di agio e trasmettere sensazioni estremamente piacevoli per far cadere ogni barriera. È molto importante collocare il proprio prodotto in modo che quest’ultimo sia in sintonia con le scelte del format e del sistema espositivo, nonché con la grafica di insieme e di illuminazione.

Aspetto non trascurabile e spesso sottovalutato nel settore è il facing, o meglio la quantità di prodotto visibile nell’espositore o all’interno della vetrina…
…l’eccessiva quantità di merce esposta infatti può spesso innescare effetti contrari rispetto a quanto generalmente si pensa, creando solo confusione ed innescando il meccanismo del collasso visivo e di una conseguente cecità da distrazione (indotta dall’eccessiva quantità di informazioni da memorizzare).

Sovente le frasi: “L’avevo in vetrina da mesi, e non lo vedevano“.

Risultano invece vincenti ordine, coerenza e linearità in tema di esposizione, ma sempre rapportato alle collocazioni dei diversi punti vendita. Lo strafare in termini espositivi spesso viene ripagato per il solo angolo delle occasioni.

Ecco le ragioni per cui ogni nuovo punto vendita deve svilupparsi nel rispetto di tali considerazioni, trasmettendo non solo innovazione e prestigio, ma anche messaggi relativi ad un sogno, che può divenire una realtà accessibile da chiunque.